Anche per il 2020 si sta avvicinando il momento di compilare il 730: dall’asilo nido alle visite specialistiche, passando per la retta della mensa scolastica, se non lo sai ci sono una serie di costi che possono essere portati in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi.
Se hai di recente acquistato la prima casa, è possibile inserire tra le spese da detrarre anche la provvigione dell’agenzia immobiliare (o ad altro intermediario) e i relativi costi di intermediazione, che si potranno indicare anche nel modello unico. Così, potrai risparmiare qualcosa sulle tasse.
Le spese e i costi per l’intermediazione, ossia le provvigioni che corrispondiamo alle agenzie immobiliari, ai rivenditori e simili, possono essere molto care, arrivando a raggiungere anche il 6% sul prezzo di acquisto o di cessione. Tuttavia, non sempre la detrazione è possibile (se acquisti una seconda casa, ad esempio, le provvigioni dell’agenzia non puoi portarle in detrazione), ed esistono delle limitazioni in base alla tipologia di percettore delle provvigioni.
Prima di procedere al lato pratico della detrazione, sappi che il legislatore ha imposto un limite molto basso sulla detrazione delle provvigioni: puoi scaricare dalle tasse solamente il 19% di quanto corrisposto all’agenzia immobiliare. Non solo: chi ha ricevuto la provvigione deve essere iscritto come agente immobiliare in base alla Legge n.39 del 1989 che ne disciplina le modalità, in modo tale da definire l’intermediazione che riguarda prettamente la compravendita dell’immobile, casa o appartamento; non possono essere considerati detraibili i compensi pagati alle banche per l’intermediazione di eventuali aperture di linee di credito o altro.
Per essere ancora più chiari, i compensi pagati per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale sono detraibili nella misura del 19%, su un importo massimo di 1.000 euro; se si è stipulato solamente il contratto preliminare, per poter ottenere la detrazione è necessario aver regolarmente registrato il compromesso.
Se il contratto definitivo di compravendita non è stato effettuato, la detrazione del compenso all’agenzia immobiliare non spetta per le provvigioni pagate all’intermediario immobiliare: non si verifica la condizione, imposta dalla Legge, che l’immobile venga adibito ad abitazione principale.
Ma ecco tutto quanto devi considerare:
Se l’unità immobiliare fosse acquistata da più persone, la detrazione della commissione all’agenzia immobiliare va ripartita tra i comproprietari, in base alla percentuale di proprietà. L'importo deve comprendere le spese indicate con il codice 17, ma bisogna anche stare attenti a seguire queste regole:
Le spese di provvigione corrisposte al mediatore vanno riportate nel Quadro E, rigo E8/E10; l’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 17.
Quali sono i documenti da conservare per la detrazione delle provvigioni? La fattura rilasciata dall’intermediario immobiliare, il contratto preliminare registrato, l’atto di compravendita da cui risultino i requisiti previsti dalla legge n. 296 del 2006, la copia del rogito e l’autocertificazione che l’immobile è destinato ad abitazione principale.
Sarebbe meglio accertarsi che acquirente e venditore dichiarino nel rogito le seguenti attestazioni:
Il notaio dovrebbe essere in possesso di tutto, ma fai attenzione a che vengano inseriti i dati precisi e per esteso, per non rischiare di perdere la possibilità di detrazione.
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